Era di Patrizia Testa, atto secondo. La presidentessa della Pro Patria ha preso di nuovo il timone della società. Pronta a lasciarsi alle spalle i momenti infuocati degli ultimi mesi e legati al consorzio Sgai e a farsi in quattro per il bene della società. Una società per la quale è stata anche disposta ad abbandonare gli impegni istituzionali in consiglio comunale dovendo scegliere per legge tra un ambito e l’altro. Sua vice sarà Stefania Salmerigo, sua collaboratrice Sara Tosi, amministratore delegato dell’Istituto Clinico San Carlo. L’incipit di Testa si basa sul “dove eravamo rimasti?”.
E il dove eravamo si collega inevitabilmente alla fallimentare esperienza del consorzio Sgai: “mi sono fidata di persone che pensavo potessero contribuire a far crescere lo spessore qualitativo della Pro Patria- dice – purtroppo ho commesso un errore ma in buona fede, non è una giustificazione questa, adesso questo passato dovrà essere cancellato e si riparte”.
Tosi, dal canto suo, ha promesso il massimo sostegno: “ringrazio Patrizia Testa per il coinvolgimento – ha detto – con il cuore biancoblù mi sono sentita di fare da collettore, per il bene che voglio alla Pro Patria, certo questa è una responsabilità enorme e ho registrato molto interesse sul territorio”. Presente alla conferenza stampa anche l’assessore al bilancio Maurizio Artusa che, dicendosi dispiaciuto dell’abbandono di Testa della sala consiliare di palazzo Gilardoni, ha comunque garantito il massimo sostegno del comune alla società “nella consapevolezza che le risorse che abbiamo dobbiamo spenderle oculatamente”.
La parola d’ordine è insomma, per tutto l’ambiente tigrotto, guardare avanti con fiducia. Le scorie del recente passato sono state rimosse. Adesso , con una società dal nuovo volto che è poi un ritorno al passato, la Pro Patria è pronta ad affrontare il prossimo campionato all’insegna della fiducia e della voglia di fare la voce grossa nel campionato di Lega Pro al quale si è già iscritta.